Densificare, ridurre il consumo di suolo, ricucire, riattivare gli edifici dismessi, prendere coscienza delle risorse del territorio, esaltarne le principali attività e tradizioni. Questi principi portano a restringere i confini del progetto, sia fisici che ideativi, per utilizzare le risorse presenti senza l’ambizione di installare qualcosa dove, di quel qualcosa, non c’è traccia. Densificare il tessuto urbano vuol dire stabilirne i confini e individuare, al loro interno, le possibilità di intervento. La zona sud di Pinarella ha un nucleo riconoscibile, all’interno si procede con l’individuazione dei vuoti e degli spazi irrisolti, con l’obiettivo di concludere la forma urbana e creare nuovi luoghi di attrazione. Tagliata richiede strategie di intervento diverse. La morfologia, assimilabile a quella di una città giardino, con gli edifici immersi nel verde all’interno di grandi recinti privati, determina la carenza di spazi pubblici. La strategia prevede di riequilibrare il rapporto tra spazi pubblici e privati con lo scopo di definire un nuovo centro di quartiere e dei collegamenti prevalentemente pedonali tra la fascia costiera e l’interno. Il nuovo centro di quartiere approfitta di un nucleo di edifici dismessi, non vicini al mare e quindi meno appetibili da un punto di vista turistico e residenziale, per insediare le nuove funzioni compatibili col territorio e atte al suo rilancio. Si prevede di preservare gli edifici delle ex-colonie per il loro valore storico testimoniale funzionale ad accogliere funzioni in cui la collettività possa riconoscersi. Il margine ovest del nucleo urbanizzato di Tagliata è identificabile nel sistema di campi coltivati compresi tra via Abruzzi e via Pinarella; gli spazi verdi antropizzati, oggi retri dei lotti, sono configurabili come un Parco Agricolo urbano, organizzato per la vita all’aria aperta e finalizzato alla presa di coscienza delle caratteristiche del territorio e delle sue coltivazioni tipiche. La fascia costiera è scomponibile in tre elementi paralleli: viale Italia, la pineta e la spiaggia. La modifica del ruolo della pineta, oggi identificata come un limite tra spiaggia e città, è centrale nel processo di riattivazione del lungomare. La pineta, mantenendo il suo valore naturalistico e paesaggistico, sarà “vitalizzata” alla stregua di un parco urbano, rafforzando i collegamenti trasversali tra viale Italia e la spiaggia e insediando delle nuove attività adeguate all’utilizzo, prevalentemente turistico, della fascia costiera.