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Il nome di Vauxhall, un tempo associato ad un quartiere animato da attività culturali, musica, bar e locali notturni è oggi conosciuto per lo più come stazione di interscambio fra treni, metro e bus (Waterloo). La violenta frattura creata dalla linea ferroviaria all’interno del tessuto urbano ha determinato la perdita di identità del quartiere.Tutti vorremmo vivere in un’area con molte aree verdi, così centrale, vicino al fiume, vivibile, e ben connessa al resto della città. Quale valore e vitalità ci potrebbero essere in questo posto se riuscissimo a ricucire questa ferita e ri-attivare i processi sociali della vita urbana?
L’immagine di un velo verde delicatamente appoggiato al muro della ferrovia, da entrambi i lati, darà continuità allo spazio attraverso l’analogia di materiali e linguaggio. Il velo ospiterà la vita e la vita si svilupperà intorno ad esso. Non vuole nascondere e cancellare il passato, il treno è un elemento importante che rimane ma viene rivelato soltanto in alcuni punti, dove può essere apprezzato.
Il verde come elemento di ricucitura dal muro della ferrovia si insinua nelle strade e sfocia nel parco. I Vauxhall garden del 18esimo secolo erano un luogo di divertimento, dove concerti e spettacoli animavano il parco. La proposta mira a ricreare questa gioiosa atmosfera. La musica contaminerà gli spazi urbani, il suono prodotto dagli elementi naturali come vento e acqua verrà diffuso e amplificato da elementi architettonici e artistici. Questi elementi funzioneranno da cerniera fra il fiume, il parco e le zone residenziali.



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year
2013

location
London

team

arch. Daniela Landi

arch. Diego Astuto

arch. Luigi Rapicavoli

arch. Irene Iacolino

menzione d'onore